Ilaria Stazzi

Entro il panorama della storia delle donne, sviluppatosi nell’ultimo trentennio, e della storia sociale inaugurata dalle Annales, l’obiettivo della ricerca è quello di ricostruire il vivere femminile durante gli sconvolgimenti rivoluzionari (1789-1799). Indagare il cambiamento dell’auto-percezione del sé femminile in relazione ai nuovi valori propugnati dalla Rivoluzione francese. Scoprirne l’azione e il pensiero nel momento in cui, per la prima volta, gruppi di donne affermarono nello spazio pubblico l’illegittimità della loro minorità giuridica e sociale. L’ambiente di studio privilegiato è quello romano della prima Repubblica (1798-1799), ma in un’ottica comparativa con le altre Républiques sœurs – e con la “Repubblica Madre” – che faccia emergere la peculiarità del background sociale dell’Urbe. La base documentaria risiede nella ricca stampa periodica coeva italiana e francese, unita alle fonti d’archivio romane riguardanti processi in cui figurano donne (Archivio di Stato di Roma, fondi: Tribunale civile del Dipartimento del Tevere, 1798-1799 e Giunta di Stato, 1799-1800). L’angolazione storiografica, infine, è quella di matrice statunitense e nord-europea dell’ultimo decennio, grazie alla quale si abbandona la polemica femminista contro il diritto rivoluzionario dei primi studi, per far emergere uno spaccato di società insieme all’effettiva partecipazione delle donne alla Repubblica nella città del papa.

Within the panorama of women’s history, developed over the last three decades, and the one of social history inaugurated by the Annales, the research aims to reconstruct women’s life during the revolutionary upheavals (1789-1799). Investigating how their self-perception changed in relation to the new values introduced by the French Revolution. Discovering their action and thought when, for the first time, groups of women affirmed the illegitimacy of their legal and social minority in the public sphere. The study field is primarily the Roman one of the first Republic (1798-1799), but in a comparative perspective with the other Républiques sœurs – and with the “Mother Republic” – which enhances the peculiarity of the social background of the Urbe. The documentary basis lies in the rich Italian and French periodical press, together with the Roman archive sources concerning trials involving women (Archivio di Stato di Roma, funds: Tribunale civile del Dipartimento del Tevere, 1798-1799 and Giunta di Stato, 1799-1800). Finally, the historiographical trajectory focuses on contingency, on individual motivation and pays close attention to the day-by-day dynamics of revolutionary politics. According to the last US and North-European works, indeed, the feminist controversy against the revolutionary law of the first studies is abandoned, to highlight a cross-section of society together with the effective women’s participation at the Republic in the city of pope.