Titolo della tesi

Ontologia ed essere nel Realismo Speculativo

Tutor

Luigi Antonio Manfreda

Co-Tutor

Franco Miano

Attività di ricerca

Il progetto ha come obiettivo quello di riportare e discutere i differenti risultati ontologici a cui i maggiori esponenti di quel movimento contemporaneo che prende il nome di Realismo Speculativo sono giunti. Tale discussione vuole essere portata avanti sulla base di una ricostruzione del concetto di essere così come affrontato da alcuni dei filosofi del ‘900 a cui maggiormente il realismo speculativo si rifà, tra cui, in particolare, Heidegger. Motivo di una tale ricerca risiede in alcune perplessità che sorgono a partire dal punto di forza stesso di questa nuova corrente, ovvero la convinzione che sia possibile giungere a una conoscenza delle cose così come sono “in sé”, indipendentemente cioè dalla relazione che intrattengono con gli esseri umani, il linguaggio o gli altri oggetti. Pur senza che questo implichi un cieco ritorno a una posizione pre-critica, fungendo anzi Kant da inevitabile autore con cui confrontarsi, il riconoscimento di qualunque oggetto come di un’unità indipendente e fondamentale porta spesso gli esponenti di questa nuova forma di realismo a trascurare che cosa significhi esistere e in che maniera tutti gli oggetti siano accomunati dal loro essere.

The project aims to report and discuss the different ontological results achieved by the major exponents of that contemporary movement called Speculative Realism. This discussion wants to take in great consideration a reconstruction of the concept of being as addressed by some of the 20th century philosophers to whom speculative realism most draws, including, in particular, Heidegger. The reason for such research lies in some perplexities that arise starting from the very strength of this new current, i.e. the belief that it is possible to reach a knowledge of things as they are “in themselves” and that are therefore believed to exist independently from the relationship they have with humans, language or other objects. Even if this doesn’t imply an automatic return to a pre-critical position, since, on the contrary, Kant is always considered an author that needs to be carefully read, the recognition of any object as an independent and fundamental unity often leads the exponents of this new form of realism to neglect what it means to exist and how all objects are united by their being

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