Titolo della tesi

Tra potere pubblico e società civile. Sull’eredità materiale del Mezzogiorno longobardo oggi

Tutor

prof. Sandro Carocci

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Attività di ricerca

L’intento finale alla base della mia ricerca dottorale consiste nel dimostrare il valore dell’eredità materiale del Mezzogiorno longobardo nel contemporaneo. Rispetto a ciò, il tentativo massimo consiste nello stabilire un nesso tra l’aspetto istituzionale – nel senso di storico-politico – e quello sociale relativamente ad alcuni edifici di fondazione longobarda presenti nel Sud Italia. Di conseguenza, si scompone il regno longobardo meridionale in tre aree geografiche distinte, ma connesse tra loro dalla comune identità longobarda. Nel complesso, si tratta di tre contesti locali più ampi, costituiti da Monte Sant’Angelo, Benevento e Salerno, che comprendono al loro interno alcuni edifici, rispettivamente il Santuario di San Michele Arcangelo presso Monte Sant’Angelo (località sul Gargano), il Complesso monumentale di Santa Sofia di Benevento – entrambi iscritti alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco – e la Chiesa di S. Massimo di Salerno, oggi sconsacrata. In breve, il fulcro concettuale risiede nell’analisi svolta sulle sedi e sui simboli del potere principesco nel Mezzogiorno longobardo, intesi in relazione più ampia alla società coeva, vale a dire come espressione di un potere propriamente pubblico.

The aim of my PhD research is to demonstrate the value of the material heritage of the Lombard southern Italy in the contemporary. Concerning to this, the maximum attempt consists of establishing a link between institutional – in the historical-political sense – and social issues, related to some buildings of Lombard foundation situated in Southern of Italy. As a result, the southern Lombard kingdom is divided into three distinct geographical areas, but connected together by their common Lombard identity; overall, these are three larger local contexts, consisting of Monte Sant’Angelo, Benevento, and Salerno, which include some buildings, respectively the Sanctuary of San Michele Arcangelo in Monte Sant’Angelo (a location on the Gargano), the monumental complex of Santa Sofia di Benevento – both inscribed on the UNESCO World Heritage List – and the Church of S. Massimo di Salerno, now deconsecrated. In a word, the conceptual core lies in the analysis carried out on seats and symbols of princely power in the Lombard Southern Italy, meant in a broader context to the society of the time, namely as an expression of a truly public power.

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